Molti italiani in questi giorni si stanno chiedendo quale sia il futuro delle pensioni alla luce delle introduzioni effettuate con la legge di Bilancio 2022.
Presentiamo di seguito la mappa riassuntiva di tutti i modelli pensionistici attualmente attivi, incluse le novità 2023.
Quota 103
Il disegno di legge di Bilancio introduce un nuovo canale definito di "Pensionamento flessibile", accessibile entro il 31/12/2023. Questo prevede un requisito anagrafico di 62 anni e di un'anzianità contributiva minima di 41 anni.
La prestazione è cristallizzata nel tempo, perciò il diritto di accesso alla pensione può essere esercitato anche successivamente.
Ricordiamo che tale meccanismo è già previsto per quota 100 e 102, per cui si può accedere anche il prossimo anno a condizione che si siano raggiunti i rispettivi requisiti (62 anni e 38 di contributi e 64 anni e 38 di contributi) rispettivamente entro il 31 dicembre 2021 e 31 dicembre 2022.
Bonus quota 103
All'interno di quota 103 è stato introdotto un incentivo a rinviare il pensionamento, sul modello di quello che era stato il cosiddetto bonus Maroni.
Infatti, i lavoratori che hanno maturato i requisiti minimi per l'accesso a quota 103 possono rinunciare al versamento dell'accredito contributivo relativo all'assicurazione generale obbligatoria da versare all'INPS, pari al 9,19% del salario lordo.
Il disegno di legge bilancio 2023 rinnova per il 2023 Opzione donna in una versione rivista.
Per accedere a questa pensione è necessario avere un' età anagrafica di sessanta anni, da raggiungersi entro il 31 dicembre 2022, ridotta di un anno per ogni figlio nel limite massimo di due anni (59 e 58 anni quindi) a condizione che si rientri in una di queste tre categorie:
- Caregiver familiari (coloro che assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità, un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano anch'essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti).
- Chi abbia una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell'invalidità civile, superiore o uguale al 74 per cento.
- Lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale. Con riferimento a tale collettività si prevede un anticipo di due anni, abbassando quindi l'età a 58 anni.
Pensione di vecchiaia
Per quel che riguarda la pensione di vecchiaia non ci sono novità. L’età pensionabile è a 67 anni, alla quale va accostato un requisito contributivo di 20 anni.
Pensione anticipata
Anche per la pensione anticipata non ci sono modifiche, si può allora accedere a tale canale indipendentemente da qualsiasi requisito di tipo anagrafico se si sia raggiunta una anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.
Ape sociale
Rinnovato anche per il 2023 l’Ape sociale, prestazione assistenziale di accompagnamento alla pensione per coloro che abbiano i requisiti anagrafici di minimo 63 anni e rientrino in una delle categorie individuate dalla normativa. Possono accedervi i disoccupati, i lavoratori dipendenti addetti ad attività lavorative gravose, i lavoratori con riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74% ed i caregivers.
Se sei interessato alla previdenza e alle prestazioni socio-assistenziali, seguici sui social!