Pensione ai superstiti

La pensione ai superstiti è un sostegno economico in favore dei familiari superstiti del pensionato o del lavoratore. Il primo caso è chiamato pensione di reversibilità, il secondo pensione indiretta.

Destinatari:

• Il coniuge superstite, anche in caso di separazione (se è riconosciuto il diritto agli alimenti);

• I figli che al momento della morte del genitore siano minori di anni 18 o studenti universitari a carico del genitore al momento del decesso, che non abbiano più di 26 anni di e che non prestino attività lavorativa;

• I figli inabili al lavoro e a carico del genitore al momento del decesso, indipendentemente dall’età;

• I nipoti minorenni se a carico totale dei nonni;

• I genitori dell'assicurato o pensionato a carico del dante causa, che al momento della sua morte abbiano compiuto il 65° anno di età ma non siano titolari di pensione.

• i fratelli celibi e sorelle nubili dell'assicurato o pensionato  a carico del lavoratore deceduto, che al momento della morte di quest'ultimo siano inabili al lavoro e non abbiano una pensione. 

Requisiti:

Se il deceduto era pensionato, la pensione di reversibilità è pari ad una quota percentuale della pensione del dante causa.

Per quanto riguarda  la pensione indiretta, il lavoratore deceduto deve aver maturato uno di questi requisiti:

• 15 anni di contributi;

• 5 anni di contribuzione, di cui almeno 3 nei 5 anni precedenti alla morte.

Importo

Di seguito riportiamo uno schema contenente gli importi per soggetto superstite:

Qualora abbiano diritto a pensione soltanto i figli, i genitori o i fratelli, le aliquote di reversibilità sono le seguenti:

Documenti necessari:

• Documento di riconoscimento;

• Tessera sanitaria del richiedente e del dante causa;

• Codice Iban;

• Autocertificazione stato di famiglia;

• Data matrimonio;

• Stato civile e decorrenza stato civile;

• Ultima dichiarazione dei redditi del richiedente.