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Supporto per la formazione e il lavoro (SFL): affidata ai patronati la presentazione delle domande della riforma del reddito di cittadinanza

08 settembre 2023
Supporto per la formazione e il lavoro (SFL): affidata ai patronati la presentazione delle domande della riforma del reddito di cittadinanza

È partita la nuova misura di «supporto per la formazione e il lavoro», per la quale per farne richiesta servono una domanda, la registrazione a un sito, un colloquio, la sottoscrizione di due patti. Successivamente, è necessario scegliere l’agenzia per il lavoro, accettare o scegliere un’offerta di formazione, di qualifica o di riqualifica professionale la cui frequenza darà diritto a ricevere dall’Inpsun’indennità mensile di 350 euro per un anno. La misura, partita dal 1° settembre, riguarderà tutte le persone fra 18 e 59 che non percepiscono più il reddito di cittadinanza.

I centri d’impiego sono in prima linea per garantire ai richiedenti la possibilità di usufruire del nuovo beneficio. La riforma del reddito di cittadinanza (Rdc), prevista dalla legge di bilancio 2023 (legge 197/2022) con l’abrogazione della disciplina (a fine anno), ha permesso di ridisegnare completamente il sistema con la creazione di due nuove misure in sostituzione del Rdc: il Supporto per la formazione e il lavoro dal 1° settembre e l’Assegno di inclusione (Adi), operativo dal 1°gennaio. Diverse sono le persone beneficiarie, infatti, il Sfl si rivolge alle persone mentre l’Adi alle famiglie, in particolare, la prima misura è destinata alle persone occupabili tra i 18 e 59 anni mentre la seconda per le persone inoccupabili come minorenni, anziani, disabili o persone in condizioni di svantaggio.

Il nuovo Supporto per la formazione e il lavoro funziona attraverso l’adesione obbligatoria ai progetti di formazione, di qualificazione, di riqualificazione e orientamento professionale che permetterà ai beneficiari di essere più facilmente inseriti nel mercato del lavoro. Tra le misure rientrano anche il Servizio civile universale e i progetti utili alla collettività (Puc) come progetti in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo svolti a titolo gratuito. Una volta approvata la richiesta si avrà diritto a ricevere un’indennità mensile di 350 euro per tutta la durata del Sfl nel limite massimo di 12 mesi e non estendibile. Il Supporto non è compatibile con l’ormai vecchio Reddito di cittadinanza né con la pensione di cittadinanza o con ogni altro sussidio di integrazione o sostegno al reddito. Attenzione, tutti i requisiti devono essere necessariamente posseduti sia al momento della domanda che per tutta la durata del beneficio. Se ci sono cambiamenti, è fatto obbligo di comunicarli.

La richiesta del Sfl deve essere fatta interamente attraverso mezzi telematici e può risultare farraginosa per coloro che non hanno molta dimestichezza con questi strumenti in quanto prevede l’iscrizione a un sito e la sottoscrizione di due patti ma ci si può sempre avvalere dell’aiuto di un patronato.

Quindi, per ogni necessità puoi rivolgerti alle nostre sedi territoriali ENAPA.

Sono cinque i passaggi necessari per presentare correttamente la domanda:
1. Presentazione della domanda: la domanda va presentata all’INPS dal primo settembre accedendo al sito tramite SPID, Cns, Carta d’identità elettronica nell’apposita sezione oppure tramite i patronati e, dal 1° gennaio 2024 anche tramite Caf. Il primo passo consiste nel confermare sia i propri dati anagrafici sia il possesso dei requisiti e l’indicazione delle modalità di accredito;
2. Registrazione sul Siisl e Pad: il Siisl è la piattaforma online su cui verrà gestito l‘intero percorso del Sfl mentre con il Pad, il “piano di attivazione digitale”, sarà necessario indicare almeno tre agenzie per il lavoro a propria scelta al fine di autorizzare le istituzioni ad inserire il richiedente nel mercato del lavoro;
3. Colloquio e Psp: una volta conclusi con successo i primi due passaggi di dovrà attendere la convocazione presso i centri per l’impiego al fine di sottoscrivere il Patto di servizio personalizzato che darà l’accesso al mondo del lavoro. La convocazione viene fatta mediante mezzi telematici, in primo luogo il Siisl, seguito dai recapiti forniti durante la fase della compilazione della domanda:
4. Fruizione delle iniziative: la sottoscrizione al Psp garantisce l’accesso ai servizi di orientamento, corsi di formazione o adesione ai progetti utili alla collettività e di tutte queste attività verranno tracciate sul Siisl. Durante il percorso formativo il beneficiario riceverà l’indennità mensile di 350 euro tramite bonifico dell’INPS:
5. La conferma trimestrale: ultimo ma non meno importante è il passo finale che consiste nel dare continua conferma della propria partecipazione all’INPS (almeno una volta ogni 90 giorni) in quanto mancare all’appello comporterà la sospensione dell’erogazione dell’indennità. L’abbandono delle attività di formazione o il rifiuto di un’offerta di lavoro congrua comporterà la decadenza dall’indennità.

 

 

Requisiti

Cittadinanza 

• Italiana o di altro paese dell’Ue
• Familiare di cittadino italiano o Ue con diritto di soggiorno, anche permanente
• Cittadino di paesi terzi con permesso di soggiorno UE di lungo periodo
• Titolare status di protezione internazionale
• Titolari certificato dello status di apolide
Residenza

In Italia da almeno cinque anni

Soggiorno

Ultimi due anni in Italia, in modo continuativo

Isee

Familiare, in corso di validità, non superiore a 6.000 euro

Patrimonio immobiliare (ai fini Isee)

Il richiedente, non superiore a:
• 30.000 euro, in Italia e all’estero, diverso dalla casa di abitazione di valore IMU fino a 150.000 euro

Patrimonio mobiliare (ai fini Isee: c/c, depositi, ecc., al lordo delle franchigie)

Il richiedente, inferiore a:
• 6.000 euro per i nuclei con un solo componente;
• 8.000 euro per i nuclei con due componenti;
• 10.000 euro per i nuclei con tre o più componenti (la soglia è aumentata di 1.000 euro per ogni figlio a partire dal terzo).
I massimali sono incrementati di: 5.000 euro per ogni componente disabile e 7.500 euro per ogni componente disabile grave o non autosufficiente

Beni di lusso

• Nel nucleo nessun componente deve essere intestatario a qualunque a titolo o nella piena disponibilità di:
• autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei 36 mesi antecedenti la richiesta, esclusi autoveicoli e motoveicoli con agevolazione fiscale per persone disabili;
• navi o imbarcazioni da diporto, nonché aeromobili di qualsiasi genere

Altri

Il richiedente, alla domanda e per tutta la durata della prestazione:
• non deve essere sottoposto a misura cautelare personale, di prevenzione, e non avere sentenze definitive di condanna o adottate ai sensi dell’art. 444 c.p.p., nei 10 anni precedenti la domanda;
 • non essere disoccupato per dimissioni nei 12 mesi precedenti, fatte salve quelle per giusta causa e la risoluzione consensuale (art. 7 legge 604/1966);
• assolvere il diritto-dovere all’istruzione e formazione o relativa esenzione

 

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