Sono entrati in servizio lo scorso 4 dicembre ben 5 giovani volontari, che hanno scelto il progetto del Patronato ENAPA, per lo svolgimento di tutte le attività che sono legate al Giubileo 2025, che verrà avviato ufficialmente dal Santo Padre il prossimo 24 dicembre con l'apertura della Porta Santa a San Pietro.
Il progetto, che si chiama “Verso San Pietro”, realizzato con il partenariato della Chiesa Santa Maria in Vallicella, adiacente alla storica sede nazionale di Confagricoltura – Palazzo della Valle - ha lo scopo di garantire ai pellegrini la fruizione non solo dei luoghi di culto e degli appuntamenti religiosi, ma anche del patrimonio artistico e culturale della città di Roma.
Rammentiamo che la Chiesa romana di Santa Maria in Vallicella, ubicata sulla via di Corso Vittorio Emanuele, è strettamente legata alla figura di San Filippo Neri fondatore nel 1551 dell’Oratorio e la cui salma è presente all’interno della chiesa, nella cappella a lui dedicata; l’importante luogo di culto è stato fondato da san Gregorio Magno alla fine del VI secolo ed è stato demolito per poi essere ricostruito nel 1575, da qui la tradizionale denominazione Chiesa Nuova.
I volontari dopo un primo periodo di formazione generale e specifica, in collaborazione con la Direzione del Patronato e con i sacerdoti della Chiesa, opereranno per lo più all’interno del sito religioso attraverso un info point, già operativo, e forniranno assistenza e indicazioni ai visitatori, nonché parteciperanno attivamente alla produzione e alla distribuzione di materiale informativo, come il “Vademecum” in cui sono inseriti tutti gli eventi ufficiali e le informazioni di servizio.
I volontari dedicheranno un’attenzione particolare ai soggetti svantaggiati, soprattutto anziani, o con disabilità, che si prevede arriveranno numerosi. Per esempio, verificheranno l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e degli eventi e realizzeranno una mappatura dei servizi di assistenza alle persone in difficoltà presenti nella parrocchia o attivi nel territorio romano.
Riteniamo che soprattutto in questo momento storico, dilaniato dalle guerre, è importante valorizzare il servizio civile proprio come motore di non violenza, così come sarà importante, per tutto l’anno di servizio, dar voce a questi ragazzi, permettendo loro di raccontare la loro esperienza di formazione e crescita nei valori della solidarietà e della pace.